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Covid-19, via libera per cura e gestione del territorio

Orti, vigneti e oliveti non saranno abbandonati durante l’emergenza. Il provvedimento della Toscana

 

«Grazie a questo provvedimento possono riprendere attività importanti per la cura e la gestione del nostro territorio e anche, nel caso degli orti, forme preziose di integrazione del reddito familiare». Si apre così una dichiarazione dell’assessore regionale all’agricoltura e foreste Marco Remaschi sull’ordinanza approvata dal presidente della Regione Enrico Rossi in relazione alla possibilità di tornare a svolgere attività di cura degli orti e di selvicoltura anche in questa fase di persistente emergenza da Covid-19.

«La cura degli orti, e anche di quei piccoli vigneti e oliveti gestiti da privati per economie familiari è necessaria in un periodo vegetazionale come questo» prosegue l’assessore. «Permette infatti di conservare questo nostro patrimonio, oltre a essere importante per la tenuta idrogeologica, per il mantenimento del paesaggio, per limitare al massimo  il rischio di incendi. C’è poi un aspetto anche sociale che vorrei evidenziare: il piccolo orto per tante persone spesso anziane rappresenta una piccola ma significativa forma di sostentamento e  di integrazione al proprio reddito».

Sulla proroga del periodo di tagli prevista in ambito selvicolturale, l’assessore evidenzia come le imprese del settore potranno in questo modo recuperare parte della loro attività e capacità economica: «L’attività di selvicoltura è importante per la gestione e la cura del bosco e dei suoi delicati assetti, ma anche perché questo approvvigionamento potrà aiutarci a scongiurare un aumento del prezzo della legna e un incremento delle importazioni».

Remaschi spiega anche come è nato questo provvedimento e quali saranno le condizioni perché possa essere utilizzato correttamente: «Questa ordinanza nasce anche a seguito delle sollecitazioni che ci sono arrivate da tanti privati e da tanti sindaci che hanno dato voce alle istanze del territorio. Queanto ottenuto è un risultato importante, ma ora tutti coloro che ne beneficeranno dovranno meritarlo lavorando nel rispetto delle regole in relazione a distanze, utilizzo degli strumenti di prevenzione, presenze. È una prova di maturità cui è necessario rispondere responsabilmente».
 

Orti e agricoltura amatoriale

Oltre agli imprenditori agricoli, anche chi si dedica alle attività agricole in via amatoriale può svolgere le operazioni colturali che la stagione impone e che sono necessarie alla tutela delle produzioni vegetali e può, inoltre, accudire gli animali allevati. Lo spostamento all’interno del comune e verso altri comuni può essere giustificato con la necessità di provvedere allo svolgimento delle attività di agricoltura amatoria purché sia effettuato non più di una volta al giorno, da massimo due componenti per nucleo familiare.
 

Attività selvicolturali

A seguito della riapertura delle attività selvicolturali a livello nazionale, è disposta la proroga del periodo di taglio per 15 giorni al fine di consentire il completamento delle attività di taglio e di esbosco, anche a tutela della stabilità dell’assetto idrogeologico e della prevenzione degli incendi boschivi e degli attacchi fitopatogeni correlati al cumulo di biomassa sul terreno causata dalla interruzione dei lavori forestali.

Oltre alle imprese selvicolturali, anche i proprietari e possessori di boschi possono completare i tagli usufruendo della proroga. Così come per l’agricoltura amatoriale, anche i proprietari e i possessori di boschi che svolgono le attività selvicolturali libere possono giustificare lo spostamento all’interno del proprio comune o verso altri comuni a condizione che tale spostamento sia effettuato non più di una volta al giorno e da massimo due componenti per nucleo familiare.