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Pinqua, 39 milioni per Pistoia. Finanziati 3 progetti su 3

Al centro la riqualificazione di numerosi alloggi di edilizia residenziale

Il Comune di Pistoia – ammesso al finanziamento di tutti e tre i progetti presentati al Pinqua, il bando per l’attuazione del “Programma innovativo nazionale per la qualità dell’abitare” del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti – è al lavoro, insieme a Spes Scrl, la società pistoiese edilizia sociale, per dar corpo ai progetti che sono stati finanziati con il Fondo complementare al Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) per un totale di 39milioni di euro.

Si tratta del progetto 3X236X532544.Kintsugi, ammesso al finanziamento per 15milioni di euro (il massimo del finanziamento, 10 per le case popolari e 5 per la mobilità), del progetto Il Parco delle Mura Urbane, anch’esso ammesso per 15milioni di euro, e del piano di recupero dell’area ex Ricciarelli “fifth attempt”, ammesso per 9 milioni di euro.

Il progetto Kintsugi (letteralmente “riparare con l’oro”) riguarda 236 alloggi di edilizia residenziale pubblica da riqualificare e 532.544 metri quadri di superficie di area pubblica da rigenerare attraverso la ricucitura degli spazi di connessione, ovvero degli assi viari di collegamento – 9 in particolare per una lunghezza di circa 50 chilometri – tra le varie aree erp oggetto della riqualificazione. È proprio questo l’aspetto innovativo del progetto che oltre a porre al centro l’“abitare”, con un maxi piano inedito di rimessa a nuovo delle case popolari, valorizza la qualità della vita, che sta appunto nella possibilità di spostarsi in sicurezza verso i servizi collocati sul territorio, con strade di collegamento moderne grazie ad una riqualificazione che, in particolare, riguarderà marciapiedi, attraversamenti pedonali luminosi, nuove pensiline di attesa autobus, risanamenti stradali, nuova illuminazione a led. A tutto questo si deve necessariamente aggiungere la progettazione che il Comune, in collaborazione con Regione Toscana e Rfi, sta portando avanti per la realizzazione del terminal bus e parcheggio scambiatore in via Coluccio Salutati, a sud della stazione ferroviaria. Per quanto riguarda l’edilizia popolare, il progetto del Comune e di Spes interessa prioritariamente il quartiere delle Fornaci, che sarà oggetto di un massivo intervento con la riqualificazione di 212 alloggi a cui se ne aggiungono altri 24 sparsi per la città, per un totale di 236 case a loro volta connesse attraverso la ricucitura degli assi viari con gli interventi previsti dal progetto.

Il Parco delle Mura Urbane è anch’esso un progetto di connessione attraverso la cinta muraria della città che permette non solo di recuperare il patrimonio delle mura ma anche di rigenerare le aree verdi e gli spazi vicini, lungo un percorso che coinvolge anche opere su cui già sono in corso interventi, come il Parterre, e che prevede – centrando pienamente le finalità del bando ministeriale – la riqualificazione di altri 6 alloggi Spes e di immobili di proprietà comunali da destinare al sociale e al sostegno alle fasce più deboli. Al centro di questo progetto c’è sì il recupero e la valorizzazione dei beni culturali – le nostre mura storiche – ma in un indissolubile legame progettuale con l’abitare e la qualità dell’abitare, grazie ad aree verdi e servizi all’interno del Parco delle Mura Urbane, come ad esempio i servizi socio sanitari nell’area del Ceppo, ma anche attraverso la riqualificazione di due scuole (Arcobaleno e Melograno). Le mura dunque rinascono e saranno il centro di un parco urbano e di servizi connessi attraverso una rete per la mobilità sostenibile.

Infine c’è il piano di recupero dell’area ex Ricciarelli, che aspetta da oltre quindici anni una riqualificazione. La soluzione trovata dall’amministrazione guidata da Alessandro Tomasi e dalla Spes, sotto la presidenza di Riccardo Sensi, permetterà di realizzare in quell’area 32 alloggi di edilizia residenziale pubblica in bioarchitettura, con un efficientamento energetico di ultima generazione per favorire l’autoconsumo, oltre alle opere di urbanizzazione che prevedono un nuovo assetto viario, la creazione di zone di sosta e la realizzazione di un ampio parco da 4mila metri quadri nella parte centrale del lotto, su cui si affacciano gli edifici. Con i 9milioni di euro finanziati, è prevista la demolizione dei fabbricati industriali ancora esistenti, l’acquisto da parte del Comune dell’area, di proprietà di Spes, e la realizzazione dei nuovi alloggi.

Da bando, come detto, entro 8 mesi dovranno essere pronti tutti i definitivi. Le tempistiche del bando sono legate ad un’inziale previsione di erogazione dei finanziamenti. In via generale, il cronoprogramma prevede la fase degli appalti negli anni 2022/2023/2024, dei lavori e collaudo negli anni 2023/2024/2025/2026/2027.

 

 

Foto di Makalu da Pixabay