Spazio e governo del territorio, riparte il confronto tra Regione, enti locali, Università e CNR
Il 16 dicembre, in occasione della Giornata nazionale dello Spazio, la Regione Toscana ha organizzato un workshop per riprendere e ampliare il confronto sul tema del telerilevamento per il governo del territorio con gli attori e gli enti di ricerca coinvolti a livello regionale.
L’iniziativa è stata articolata su due parti: nella prima è stato approfondito con i rappresentanti del mondo della ricerca quali sono i nuovi orizzonti della ricerca scientifica sul telerilevamento. Nella seconda parte, il focus si è spostato sui fabbisogni in termini di informazione territoriale da parte degli enti locali che hanno la competenza in materia di governo del territorio.
Con questo workshop sono, così, ripartiti i tavoli di lavoro, avviati dalla Regione nel 2019, orientati prevalentemente al confronto con la comunità scientifica a cui ora si aggiunge il coinvolgimento di altre amministrazioni pubbliche con l’obiettivo di contribuire a sviluppare un nodo regionale con funzioni di promozione, coordinamento e condivisione di tutte le informazioni telerilevate del territorio toscano.
I contributi dai partecipanti
Per il mondo della ricerca ha partecipato il Consiglio Nazionale delle Ricerche, presente sia con l’Istituto di Fisica Applicata Nello Carrara che con l’Istituto per la Bioeconomia che, oltre ad illustrare i più recenti studi sulla vulnerabilità climatica, ha riferito delle progettualità nella parte upstream sia in ambito di payload ottici che infrastrutture per la calibrazione e validazione dei dati sottolineando l’importanza di stare al passo con il progresso tecnologico anche nell’ambito della costruzione dei satelliti, porre attenzione alla validazione dei dati derivanti dai satelliti che la capacità di gestire l’ampia mole di dati derivate dalle piattaforme satellitari.
L’Università degli Studi di Firenze ha, invece, presentato le diverse attività relative all’unità di ricerca “Copernicus Academy” (che racchiude più ricercatori che si occupano del monitoraggio delle foreste e della misura delle deformazioni del suolo agli indici di vegetazione in ambito urbano). Da questo intervento è emersa la necessità di integrare periodicamente i dati satellitari con dati da piattaforma aerea e la necessità di arrivare, almeno in ambito urbano, a risoluzioni spaziali di maggior dettaglio per cogliere al meglio le dinamiche trasformative delle nostre città.
L’Università degli Studi di Pisa ha contribuito al confronto con studi che sperimentano i dati iperspettrali per la mappatura del fotovoltaico e ipotesi progettuali in merito al monitoraggio delle infrastrutture, mentre l’Università di Siena ha posto l’accento sull’importanza della validazione a terra del dato e la formazione dell’utenza, tema quest’ultimo sottolineato da tutti i partecipanti.
Per gli enti locali, oltre alla Regione Toscana, hanno partecipato il Comune di Firenze e di Prato e le Autorità Distrettuali di Bacino che hanno invece contribuito al tavolo presentando alcuni servizi in corso di sperimentazione e individuando le criticità in termini di utilizzo dell’informazione derivata dai dati satellitari.
Con questa iniziativa si è dato l’avvio ad una nuova sinergica rete di contatti interdisciplinare ed interistituzionale tra tutti i soggetti che operano, progettando o avvalendosi delle tecnologie satellitari, per il rilievo del territorio in Toscana.
La Giornata Nazionale dello Spazio
Istituita dal Governo italiano nel 2021, la Giornata Nazionale dello Spazio mira a sensibilizzare e informare i cittadini italiani sui contributi che la scienza e la tecnologia applicate allo Spazio portano al miglioramento della condizione umana e a far comprendere i benefici che dalle attività spaziali arrivano nella vita di tutti i giorni, in termini di crescita, benessere, immagine e ruolo sul piano globale del Paese.
La data del 16 dicembre è stata scelta a ricordo del lancio del primo satellite italiano, il San Marco 1, avvenuto negli USA la sera del 15 dicembre del 1964, che permise all’Italia di entrare, terza al mondo dopo Stati Uniti e Unione sovietica, nel ristretto novero di Paesi in grado di superare l’atmosfera terrestre.